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Rovine contemporanee

Alberto Locatelli

_biografia
_contatto

I cantieri in quanto luoghi di incompiutezza diventano, poeticamente e pedagogicamente, occasione di una promessa a venire.


I cantieri sono spazi poetici nel senso etimologico della parola. Vi si può fare qualcosa. La loro incompiutezza contiene una promessa.

Il progetto fotografico che qui viene presentato sfrutta la fotografia attraverso una delle sue vocazioni più caratterizzanti, ovvero la trasfigurazione immaginaria del reale.

Un puzzle fotografico-letterario, ispirato al rapporto di chiasmatica reversibilità tra naturale e umano, in cui può essere la natura a riconquistare spazi un tempo umani, trasformandone irrimediabilmente l'aspetto e le atmosfere. A sua volta, la dialettica aperta ed euristica, che regola il gioco di ricomposizione, permette allo spettatore di riassemblare l'intera opera a suo piacimento, scegliendo i pezzi del proprio puzzle personale in piena autonomia tra immagini in bianco e nero, immagini a colori, fogli bianchi e fogli su cui, a mano, sono riportati alcuni stralci da "Le temps en ruine" (Rovine e macerie. Il senso del tempo) di Marc Augé.

Abbiamo bisogno di ritrovare il tempo per credere alla storia. Questa potrebbe essere oggi la vocazione pedagogica delle rovine.

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