On the f(air)
La città cambia. Nel suo cuore. Sull'area dismessa della vecchia Fiera di Milano, all'interno del progetto Citylife, verranno costruiti quasi un milione di metri cubi tra abitazioni e uffici. Qui sorgeranno i nuovi grattacieli di Libeskind, Isozaki e Hadid. Questo luogo è stato il fulcro della vocazione industriale, commerciale e di innovazione della città.
Le prime strutture risalivano agli anni Venti del secolo scorso e qui si sono svolte le più importanti manifestazioni fieristiche della città. Nella vecchia Fiera, ora abbattuta, si è realizzata un'importante fetta della storia cittadina e non c'è milanese che non abbia dei ricordi collegati alla sua presenza.
Nell'estate del 2005 ho avuto l'opportunità di realizzare un saggio fotografico al suo interno prima della sua chiusura e del suo smantellamento. Era durante il periodo estivo, non c'erano manifestazioni, e i grandi padiglioni, le sale riunioni, i corridoi erano deserti. Ogni tanto incontravo qualche guardia giurata come unica presenza umana. Entravo la mattina come dentro il ventre di un'enorme balena e qui, accanto all'intento documentaristico, è via via cresciuto il bisogno di raccontare attraverso le immagini il senso di spaesamento che sempre più mi avvolgeva. Camminando in queste enormi strutture vuote, ho viaggiato non solo attraverso i resti di una civiltà industriale e di uno stile che va a morire, ma anche dentro me stesso, in una sorta di personale “cuore di tenebra” conradiano.
Ero nel cuore oscuro di questa città che, nonostante le apparenze, è sempre in movimento, anche se spesso sembra non avere ben chiara la direzione da prendere.