Padania Classics
Un piccolo breviario dell'estetica padana.
Padania Classics è un progetto di ricerca visiva iniziato formalmente nel 2011 con l'intento di identificare i "classici padani" nel campo dell'estetica, dell'architettura e dei comportamenti umani nel territorio del nord Italia attraverso un'attività documentativa, di produzione e diffusione di contenuti in vista di Milano Expo2015.
Il progetto, ancora in divenire, è composto da un archivio fotografico di oltre 850 immagini raccolte al di fuori dei centri storici e con l'intento di documentare il paesaggio architettonico contemporaneo tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, visualizzando quanto le ultime generazioni hanno prodotto su vasta scala dagli anni '80 ad oggi tracciando il vissuto, le scelte e quindi il paesaggio degli ultimi 50 anni.
Sviluppandosi in maniera metodica e catalogando il susseguirsi e la commistione di aree industriali, residenziali ed agricole che compongono il territorio che si estende dalle Alpi Occidentali all'Adriatico, Padania Classics fotografa l'estetica del paesaggio ed i tratti che accomunano il territorio analizzando le evoluzioni socioarchitettoniche "selvagge" di un'area del Nord Italia vastamente popolata, che Eugenio Turri ha identificato nei primi anni del 2000 con la pubblicazione del libro "La megalopoli padana".
I soggetti delle fotografie sono prevalentemente manufatti architettonici, raccordi stradali, monumenti pubblici inusuali frutto di sponsorizzazioni private, aree residenziali e commerciali, luoghi di ritrovo, interni e strategie di comunicazione accomunati da pesanti mancanze nella pianificazione iniziale, insufficienza della regolamentazione successiva e spesso caratterizzati varianti progettuali continue.
Per questi motivi Padania Classics si occupa quindi anche, direttamente e indirettamente, dei comportamenti umani tipici del nord Italia con un approccio antropologico sintetizzabile nella frase "il paesaggio siamo noi", sottolineando come un paesaggio che non tiene conto della bellezza per colpa dei comportamenti di chi lo vive si ritorca poi sulla qualità della vita degli abitanti stessi.