Last home
Tante piccole storie di vita da una casa di riposo. Dove c'è ancora tempo per un sorriso.
"Lo sa come mi chiamo?"
"No." rispondo.
"Ulma!" mi dice. " ..e sono molto vecchia!"
" Mi faccia una fotografia perchè sono convinta che non incontrerà più una donna con questo nome!"
"..allora mi faccia un bel sorriso Ulma!" le dico.
Non ci è riuscita a sorridere Ulma. L'ho fotografata così, fiera del suo nome insolito e tremendamente seria. Era nella palestra a fare l'attività fisica pomeridiana.
Paolo, un dirigente di azienda, un uomo di grande cultura, è in camera con Marino, un ex agente di commercio. Non sono amici. Si rispettano. Porto a Paolo un CD jazz, genere che lui ama, e lo ascolta immediatamente, avido di novità. Marino, uomo di poche parole, mi guarda fisso. Gli sorrido e gli chiedo se ascolta anche lui il Jazz, prometto anche a lui un CD. Mi risponde di no. Ha in mano un vecchio orologio col cinturino rotto.
Mario ed il fratello Paolo condividono la stessa stanza. Sono insieme da una vita e non si separano neanche in casa di riposo. Mario è sempre allegro, un bontempone, uno che tocca il sedere delle infermiere. Una vita divertente che ha reso accettabile la vecchiaia. Il fratello, più pacato e lento nei movimenti mi mostra con orgoglio una foto di quando era giovane.
Un ex senzatetto mi osserva, non dice una parola. Reclama una foto, ma senza chiederlo, con gli occhi. La faccio e gliela mostro. Il suo sorriso mi illumina. Gli prometto la stampa, ma lui non la vuole.
Una ultra centenaria si fa sistemare i capelli dalla parrucchiera. "E' ancora vanitosissima!!" mi dice la figlia che la viene a trovare tutti i giorni.
Un'infermiera dispensa sorrisi e amore a tutti come se avesse 100 nonni.
Italia vive in un mondo tutto suo, dice di avere 5 figli e mi ripete come una cantilena i loro nomi. E' dolce e affettuosa come l'orsacchiotto che stringe al petto.
Rocco, viene tutti i giorni a trovare la moglie malata di Alzheimer. Mi mostra un foto in cui assiste alla inaugurazione della campana più grande del mondo.
La vita scorre tranquilla nell'ultima casa, scandita dai pasti, dalla musica e dalle attività ricreative del personale, dalle preghiere.
La vecchiaia è il tempo dei bilanci. Lo si intuisce guardando negli occhi i vecchi ospiti. Mai chiedere della vita passata e della giovinezza ai vecchi più astiosi e irascibili. Meglio parlare d'altro.
E' tardi sono le 20, nell'ultima casa si spengono le luci. I più tenaci guardano la TV. A breve tutti saranno a letto. Alcuni penseranno e ricorderanno al buio, altri dormiranno sonni più o meno inquieti. Ma domani..., domani ci saranno caffè caldo e torta a colazione, si certamente!
E nessuno provi a dire il contrario!
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