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Santa Giulia
ora pro nobis

Luca Rotondo

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Il quartiere Santa Giulia a Milano si trova su una falda acquifera inquinata e pericolosa per la salute. Come in una convalescenza straziante, si aspetta che qualcuno intervenga.


Gennaio 2013
Il piano di risanamento del quartiere Santa Giulia a Milano, sviluppandosi su una superficie complessiva di circa 1.200.000 m2, fra i periferici Rogoredo e Morsenchio, che ospitarono rispettivamente le acciaierie Redaelli e gli stabilimenti chimici Montedison, si pone come la più estesa opera di riqualificazione di aree ex industriali in Europa. Il progetto, a cura di Norman Foster, prevedeva un investimento di 2,8 miliardi di euro con il fine di creare la "città nella città", così come fu definita da progettisti e investitori.
Da rilevamenti effettuati, tuttavia, la falda acquifera sarebbe risultata inquinata da sostanze pericolose per l'ambiente e la salute. La bonifica dell'intera area difatti fu eseguita solo parzialmente. Dal 2010 il quartiere è per metà recintato, in attesa che le bonifiche siano completate.
Lo stato attuale del progetto vede il quartiere diviso in due macroaree: una con edificazioni poste su terreni inquinati e malamente bonificati, l'altra interamente inedificata, mai bonificata e in attesa che se ne determini l'utilizzo.

Agosto 2013
Poco è cambiato rispetto a sei mesi fa. Continua ad emergere una sorta di città fantasma che cresce ad un ritmo tanto lento che quasi non ci si accorge del cambiamento. Nell'immutato silenzio, si notano alcuni particolari: qualche transenna è stata fatta arretrare di un paio di metri, il parco ora forse sembra avere anche l'aspetto di un parco e non più solo il nome.
Santa Giulia era ed è una terra di nessuno, attende con pazienza la fine di una lunga malattia. Passo a passo, metro dopo metro piccoli spazi ritornano al servizio di una invisibile comunità locale.
Ma se lasci spaziare lo sguardo lungo gli aridi confini del quartiere capisci che in fondo Santa Giulia non è altro che la splendida prigioniera di una terra inospitale. Le abitazioni di lusso progettate da Foster, agghindate nei loro colori accesi e nei piloni di bianco cemento assistono quasi estranee alla ricostruzione che lentamente avanza, così perfette e candide assistono al lento crescere attorno a loro della metropoli dei sogni, Milano Santa Giulia, che come un cucciolo di città cresce e matura un pezzetto alla volta.

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