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Confini

Thomas Pagani

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I margini territoriali di Rho testimoniano le conseguenze più profonde e occulte della trasformazione di una piccola città sotto la pressione della crescita economica e delle speculazioni edilizie.


Nord-ovest di Milano.

Da anonima periferia a centro nevralgico dell'economia milanese.

Da isolata cittadina a punto strategico commerciale.

Rho oggi si affaccia sul mondo con energia, circondata e protetta da dinamiche infrastrutture all'avanguardia, rigurgitando tutto ciò che di più luccicante può mostrare, ma in realtà si muove goffamente, come a celare un dolore più profondo.

Divenuta famosa per le eclatanti vicende legate al nuovo polo fieristico Rho-Fiera, gli immensi lavori di trasformazione dell'assetto territoriale per accogliere l'Expo 2015 e le travagliate vicende relative al Piano Ex Alfa Romeo, senza contare la cronaca locale, fatta di sprechi, speculazioni, abbandono e inquinamento, Rho è passata da una fase di silenzioso e comunissimo paese di periferia ad epicentro di una serie di manovre che convogliano capitale internazionale e che silenziosamente la investono, mutandone radicalmente l'aspetto, la qualità della vita e la salute del territorio.

Mentre il centro s'inebria di consumo e le grandi strutture trasudano potere, i suoi margini, i confini, iniziano a subire la forza di questa brusca accelerata verso il successo.

Due grossi assi autostradali segnano i limiti del comune, mentre l'imponente linea ferroviaria "TAV" spezza il territorio, segnato da un'evidente stato di abbandono e inquinamento.

La trasformazione che avviene ai confini viene dettata da scelte al limite, realizzando così una stretta connessione tra i margini di una sensibilità che permette speculazioni e corruzione, e lo scempio che avviene ai confini della città.

Rho in realtà pare sempre di più un paese saccheggiato da condotte mafiose e martoriato da faraonici, quanto inutili, interventi sul territorio, dietro i quali si scorge che i veri affari vengono fatti non con le esposizioni, ma con il mattone.

A volte sembra che tutto scorra così veloce che in un attimo i campi coltivati dietro casa tua si sono trasformati magicamente in suolo edificabile e che non resti più niente da fare per cambiare la realtà.

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