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White Milano Sud Est

Emanuele Cremaschi

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Le White sono fatte d'amianto. E per chi non lo sapesse, ci sono morte 49 persone.


Un enorme parallelepipedo, soffocato dal traffico della tangenziale da un lato e dal cantiere di Santa Giulia - la città ideale, dall'altro.
Lo chiamano White, per via del colore bianco dei pannelli che rivestono la superficie esterna dell'edificio. Si tratta di una casa popolare di proprietà del Comune di Milano: 3,5 tonnellate di amianto, materiale ampiamente utilizzato per la coibentazione edilizia fino alla messa al bando, nel 1992, a causa della sua accertata nocività.
152 famiglie, 800 persone di cui 80 bambini, convivono ormai da 25 anni con una strage silenziosa: sono infatti 49 i decessi e le insorgenze di patologie di varia natura potenzialmente riconducibili all'esposizione all'amianto tra gli abitanti delle White.
Il percorso fotografico intrapreso in Via Carlo Feltrinelli ha inteso essere l'inizio di un viaggio all'interno di una comunità di cittadini invisibili per restituire loro la dignità che la Milano patinata, fresca vincitrice dell'Expo 2015 pare avergli negato.

In seguito alla sempre più crescente attenzione mediatica al caso delle White, nel corso del 2010 il Comune di Milano ha disposto il trasferimento di gran parte delle famiglie residenti, grazie a programmi di mobilità abitativa per avviare la bonifica dall'amianto.

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