EDITORIALE
Le università italiane sono le più antiche del mondo. Ma sarebbe più giusto dire le più vecchie. Pochi giorni fa, coerentemente con la sua visione della società, il ministro dell'Economia ha dichiarato: "la cultura non si mangia". Ha ragione: chi vuole studiare e anche mangiare, in questo paese, deve fuggire all'estero. Altrimenti, può lottare. Salire sui tetti, affrontare i manganelli, occupare le facoltà. Con la consapevolezza che domani la situazione non sarà cambiata.
Come sappiamo, il sistema universitario italiano è in agonia. Al suo interno però esistono e resistono forze che, nonostante la sistematica repressione (economica, culturale e in certi casi anche fisica) cui sono sottoposti da decenni, riescono a farsi sentire.
Prova ne è, ad esempio, il lavoro di ricerca che qui viene presentato.
Il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, in collaborazione con AIM (Associazione Interessi Metropolitani), ha realizzato una ricerca sul sistema universitario milanese e sul suo impatto sulla città dal punto di vista sociale, urbano e culturale. Ne è nata la pubblicazione Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi" che raccoglie alcuni dei lavori fotografici pubblicati in questo numero, realizzati da membri della nostra redazione.
L'Università come spazio di lavoro e di vita quotidiana, come opportunità di riqualificazione delle periferie, come luogo d'incontro multietnico, come territorio di mediazione tra città e campagna, come occasione di studio dell'Umano, come tappa lungo il cammino della formazione personale.
Questo numero di miciap vi propone sei servizi per parlare della nostra città, dei giovani che qui studiano e del loro rapporto con il sistema pubblico del sapere.
Per provare a cambiare, oltre che per capire.